martedì 29 marzo 2011

20 L'ARRESTO


IL VIGILE
Gennaro è mio amico dai tempi della scuola.
Non ci siamo mai persi di vista e, quando ci rivediamo, ci raccontiamo tutto.
Lui fa il vigile urbano in una città di provincia del napoletano. Oggi si dice polizia municipale.
L’altro giorno mi ha raccontato un episodio accadutogli in servizio che è allo stesso tempo comico e tragico.
Quando tanti anni cominciai a lavorare al Nord Italia notai subito, provenendo da Napoli, che quando scattava il rosso, i pedoni si fermavano ed aspettavano. Una volta, nell’attesa che scattasse il verde, sentii una mamma redarguire suo figlio per qualche capriccio con “se non fai il bravo chiamo il vigile, capito?” con l’effetto di far smettere all’istante il bambino.
E’ probabile che qui, al sud, lo stesso bambino avrebbe continuato a fare i suoi capricci magari battendo ancora più forte i piedi a terra ritenendo il vigile una figura talmente insignificante da non fare paura neanche ad una mosca.
Il vigile!
Al Nord, tanti anni fa, lo vedevi tutto elegante nella sua divisa, con i guanti bianchi ed il blocchetto delle multe in mano, la paletta nello stivale, lavato e sbarbato come se dovesse andare ad un matrimonio.
Quando fischiava ad un incrocio sembrava il giorno del giudizio universale.
Si fermavano anche le ambulanze!
A Napoli è un’altra cosa.
Il vigile, quando lo trovi, generalmente dirige il traffico aiutando il semaforo a cambiare colore.
Magari con la divisa spiegazzata, la camicia con la macchiolina di caffè e la cravatta allentata per il caldo.
Oggi le cose vanno diversamente. Ma qui in provincia ancora c’è ancora qualche vigile che cerca di stare “tranquillo” imboscandosi da qualche parte, nella salumeria o al bar, guardando tutto da lontano.
Pochi giorni fa ne intravidi uno che si rilassava sorbendo il caffè e sbirciando per strada da dietro alla vetrina del macellaio, protetto dal quarto di bue appeso al gancio e tra filari di salsicce.
Da quella postazione valutava attentamente se era il caso di intervenire. Magari per qualche multa.
Ma non sempre è così e, qualche volta, anche i vigili urbani sono chiamati a fare qualche azione eclatante o, addirittura, qualche arresto.
Gennaro mi raccontò di un tranquillo pomeriggio d’estate in cui le cose erano andate bene: qualche rilievo stradale per incidente, qualche transenna al fabbricato pericolante, la chiamata ai vigili del fuoco per l’incendio di alcuni cassonetti  …. insomma … roba d’ordinaria amministrazione!
Ma, all’improvviso, sentirono sparare.
Un tizio, per difendere la propria moto dall’assalto di una banda di teppistelli che glielo stavano rubando, cominciò ad urlare a più non posso richiamando l’attenzione della gente.
La scena era cruenta. I ladri, pur di fare in fretta, trascinarono la moto con tutto il proprietario che non la voleva mollare per una decina di metri andando, tra l’altro, a sbattere contro un muro con l’effetto di rompere la moto e di farsi molto male rovinando, tra l’altro, in pieno su un altro della banda che brandiva una pistola nella mano.
Pistola da cui era accidentalmente partito un colpo che, ironia della sorte, aveva ferito un cane randagio che sanguinante guaiva a terra dal dolore.
I presenti, indignatissimi, riuscirono a bloccare quattro di quei ragazzi e li consegnarono ai vigili urbani che arrivarono in forze dal loro comando che era lì a pochi passi.
Dovettero prenderli in consegna anche per evitare un linciaggio.
Per arrestarli formalmente li portarono con tre auto, a sirene spiegate, alla polizia. Quella vera.
Ma, a volte succede, alla polizia non c’era nessuno; tutte le gazzelle erano impegnate per servizio e la cella del comando di polizia era troppo piccola per i quattro.
Il piantone della caserma chiese quindi “la cortesia” ai vigili di continuare nell’opera d’arresto conducendo i malviventi direttamente al vicino carcere di Poggioreale.
Arrivati a Poggioreale, i ladruncoli furono subito scortati in cella dalle guardie carcerarie e con l’aiuto dei vigili stessi che, usando la forza, cercavano di tenerli a bada poiché continuavano ad urlare ed a tentare di scappare.
All’improvviso Gennaro, il mio amico, mentre toglieva le manette ad uno dei furfanti ormai in cella, fu scosso dalle urla che echeggiarono nel corridoio.
Erano gli altri carcerati che, dalle sbarre delle loro celle, urlavano il loro sdegno  verso quello che, per loro, era un “arresto” di serie B, un arresto indecoroso, infamante, denigratorio.
Un’offesa all’etica ed alla professionalità di tutte le categorie di malviventi.
Essere arrestati dai vigili urbani, tra delinquenti, era come essere picchiati dalla moglie!
Una vergogna!
Uno dei carcerati, rivolto ai neo arrestati ed ai vigili che li tenevano, urlò:
“Sit’ proprio na chiavica! A prossima vota facitev acchiappa’ da a nettezza urbana!”
Traduzione:
“Come ladri siete proprio una schifezza! La prossima volta vi farete arrestare anche dai netturbini!”
Farsi arrestare dai vigili urbani! Povero Gennaro!

20 commenti:

  1. Che dire...io dei vigili porto ancora rispetto...peccato che se ne vedano pochi in giro, soprattutto quando servirebbero veramente!!

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  2. Caro Gianni, vicino a casa mia abita un amico caro originario di Caivano, dove va spesso a trovare il padre . La moglie è svizzera . Una volta che eravamo nel bosco a cercare i funghi, una ventina di anni fa , la Claudia, sua maglie mi chiese : "Lorenza , questo fungo è malamente?"
    Questo per dire che non ho bisogno di traduzioni. Bello il racconto sui vigili urbani . Ai bei tempi che mio marito allargava le mto, cioè le truccava , dei vigili particolarmente cattivi lo inseguivano , ma non lo prendevano mai. Comunque volevo sapere se hai novità su Barbie Luci di stelle ...ah ah ah! Credo che ti romperò le scatole parecchio con questa storia. Ma devi essere conspevole che la colpa è tutta la tua.

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  3. Povero Gennaro! Hai ragione a dire che il lavoro stanca, soprattutto se ti ritiri a casa 'cornuto e mazziato' (immagino tu non abbia bisogno di traduzione...)!

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  4. mamma mia mi hai ridato il sorriso (anche se ce poco da ridere)... io non sono un grande fan della municipale ma questi qui hanno tutta la mia comprensione

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  5. Buongiorno dolcezza...
    passa in questo mio spazio ho un premio per te.
    http://ilsentierodeisogniincantati.blogspot.com/

    P.S.Con calma passo per leggere il tuo post...ho ancora male ai piedi...hihihihiiii!
    Un bacione.

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  6. Il finale dice tutto.
    Comunque sono stata una sola volta a Napoli e di vigli urbani ne ho visto uno solo che chiacchierava tranquillamente con una persona in un giardino pubblico.
    D'altronde il traffico di Napoli è talmente allucinante che non so pensare a cosa servirebbero i vigili, tranne che nel caso di Gennaro.
    Ciao, sempre bello leggerti!
    Lara

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  7. bellissimo blog anche esteticamente è fatto bene !!!!!

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  8. @angelo azzurro – Concordo! Anch’io rispetto i vigili tantissimo .. quando li trovo (adesso ho esagerato … qualcuno forse si trova… magari basta cercarlo)

    @Vitamina – Ciao Lorenza. Fa piacere non aver bisogno di traduzione con te. Lo terrò in debito conto. Qui le cose vanno “malamente”! Rispetto ad Arezzo la vita è un pochino più tribolata.
    Quanto a “Barbie luci di stelle” ci sarebbe tanto da raccontare. All’ultimo matrimonio tra parenti le famiglie delle due vips (“barbie” e “mbrillin e seta) sedettero allo stesso tavolo (la casta è casta), si scornarono ben bene tra di loro e ne combinarono tante facendo fragorose figure di m…. a tipo mangiare le cozze con le posate e …basta così!. Magari in futuro qualche altra storiella.
    p.s. Forse verremo ad Arezzo prima dell’estate. Ciao.

    @Moderne rivoluzioni – Ciao Silvana. Mestiere difficile quello del vigile. Non trovi?
    In questo periodo il mio amico Gennaro è particolarmente depresso!

    @1 su 60.387.000 Ciao. Piacere di conoscerti e di averti fatto sorridere un po’. A presto.

    @`•..•`••.Giusy.•`•..•`• - Grazie Giusy. Tu mi stai viziando! Che piacevole sorpresa!
    Un premio? Dopo averti pestato i piedi nel goffo tentativo di seguire i tuoi passi di ballo?
    Mamma mia che onore!
    Andrò subito a vedere di che si tratta. Ne sono lusingato! A presto.

    @Lara – Ciao Lara. Si, da queste parti c’è un traffico talmente allucinante che siamo tutti un po’ … su di giri! Grazie della tue belle parole. Sono arrossito. A presto!

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  9. hahaahah ma povero "san" gennaro!!

    i napoletani mi fanno murì!!
    ciao e a presto!

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  10. io ti ho fatto un complimento ed è stato anche cancellato rimango senza parole ....

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  11. Muhahahaha!ho letto e roletto questa storia...Poveretto Gennaro!!!
    Sono stata a Napoli"citta che adoro"è sinceramente non ho visto un vigile in giro...
    ma Gennaro dove si mette?
    Aaaa forse era in pizzeria?ahahahah!
    dai...scusami!
    Comunqe storia molto bella i miei complimenti.
    Qui oggi è una meravigliosa giornata...voglia di andare a passeggio in riva al mare con i piedi nell'aacqua...ci vieni?
    Andiamo insieme?
    Stacchiamo un po la spina...qui in ufficio oggi è un inferno...
    Un abbraccio Gianni.:)

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  12. P.S.Ho scritto roletto invece di riletto...e che ce vo fa??e la vecchiaia...hihihiii!

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  13. Pensavo...hai detto che Genariell è depresso?
    che ne pensi se lo facciamo ballare un po la danza del ventre?magari tra le betulle??naaaa!...meglio tra i girasoli?uhmmm...non so che dici?ahahahah!!!
    Sono tremenda?naaa!...seria sono!:)))

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  14. @ceppina – Veder i vigili, da queste parti, è come vedere il miracolo di S. Gennaro: solo due volte l’anno! Ciao.

    @Marianna – Ti chiedo scusa. Ho, per errore, cancellato il tuo commento in cui, tra l’altro, mi facevi i complimenti! Di cui ti ringrazio, naturalmente. Scusami ancora. A presto.

    @`•. ̧ ̧.• ́ ́ ̄`••.Giusy.•`•. ̧ ̧.• ́ ́ ̄`• - Staccherei volentieri la spina in ufficio e, anzi, toglierei proprio la corrente. Sono depresso anch’io come Gennaro. Basta guardare il titolo del mio blog! Ciao.

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  15. si ma hai fatto un doppio errore prima vieni nei mie contatti e poi ti togli sarà sai magari che qualcuno tira i fili ?

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  16. Caro Gianni ahahahah!!scusami ma stasera rileggo questo post è rido...:))
    Un abbraccio.
    P.S.vuoi un paio di forbici?hihihiii!
    Un caro saluto.

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  17. infatti è divento un uomo marionetta e per un napoletano e tutto dire ...hahaahahhaha

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  18. Carissimo, forse dovrai riprendere un pò Gennaro, che nel suo racconto è stato un po' fantasioso, per molti motivi, che non voglio spicciolare alla rinfusa, ma la cosa più eclatante è la non veridicità dell'accompagno fino alla cella del malvivente con tanto di manette. Forse si sono fermati solo nei pressi dell'accetazione e in caso di eccessive esuberanze difficilmente sarebbero arrivati incolumi ai rispettivi luoghi di soggiorno. Vabbè avrà colorito un po'...diciamo che ci può stare...:-9

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  19. Con i vigili on ho mai avuto un gran rapporto e non godono della mia simpatia.. ma è solo una questione di atteggiamento.. qua da noi sono davvero tutti pieni di se.. quasi tronfi! e si sa come sono io quando uno ostenta cotanta ignoranza!
    ;-))

    Un abbraccio e a presto!!

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