sabato 9 gennaio 2016

Quo vados?


Quo vados senza i dineros?
A parte che se anche li avessi i dineros non li spenderei per fare i viaggios como securamente fareste invece voios. 
Me ne starei a casinas mia. 

A progettare la mia casa dei sogni. Tutto rigorosamente al computer con la prospettiva rotante e le inquadrature da tutte le angolazioni in 3d.

Una villa dalle parti di Bolzano molto grande a tre piani con tutti i pavimenti in legno, il camino grande e la tavernetta da 150 mq. sotto. Giardino enorme con molti alberi e vasca con i pesciolini. 



Ieri hanno fatto un servizio in tv sui terroristi dell'isis ed hanno fatto vedere come alcuni di loro avevano vissuto a Bolzano come profughi o rifugiati (invece erano venuti per fare propaganda all'islam) per un certo tempo prima di andare a fare i terroristi. 

Hanno inquadrato le case che il comune aveva messo loro a disposizione. 
E che cazzo! Erano case in legno bellissime con i balconi con le piante ed il giardino condominiale sotto e le persone in bicicletta ed ogni cosa giusta al posto giusto.
Cioè per me erano case da villeggiatura. 
E certo che ci vuole fortuna nella vita. Anche a fare il terrorista. 
Che comunque non è un buon mestiere. 


Io preferirei, ad esempio, fare il disoccupato o il barbone anziché fare il macellaio al mattatoio. 
Poi penso che anche mia mamma ha brutalmente ammazzato un sacco di galline. 
Col coltello con il seghetto (anche un po' storto) tagliava loro la testa senza anestesia. E raccoglieva il sangue in un piatto che poi friggeva in padella a mio padre che ne andava ghiotto. Quelle urla da inferno le ricordo ancora.
Voglio dire che siamo tutti un po' terroristi. 
Chissà se il terrorista di passaggio a Bolzano avrà apprezzato la fortuna di fare il profugo in una casa così bella. Magari, al calduccio dentro e con la neve fuori, avrà fatto le prove di come avrebbe dovuto tagliare le teste agli infedeli e farsi una carriera.


A proposito del film quo vado di Checco Zalone
A me non ha fatto ridere. Cioè fa ridere ma io non ho riso. 
È la storia di un impiegato statale fannullone che cerca a tutti i costi di non perdere il bene prezioso del suo posto fisso.
Ho pensato che è l'ennesima, definitiva e mediaticamente stratosferica campagna pubblicitaria contro gli statali. Stanno martellando i cervelletti del popolo con gli statali che sono raccomandati e fortunati che hanno il posto fisso e non fanno un casso. 
Tra poco li licenzieranno tutti. Tranne i dirigenti. 
E dopo il film di checco zalone gli stessi statali quando saranno licenziati saranno felici e contenti e organizzeranno banchetti e brindisi per festeggiare il perduto posto fisso e finalmente non si dovranno più vergognare con amici e parenti. 
E prima o poi saranno anche intervistati da Barbara D'urso per chiedere scusa a tutti per avere fatto gli statali col posto fisso.


Avete visto il crollo della borsa in Cina?
Obama che piange in tv annunciando una legge contro l'America a mano armata?
E i nostri diplomatici che litigano per spartirsi i rolex d'oro avuti in dono nell'ultimo viaggio a Ryad (capitale dell'Arabia Saudita)?
E gli stupri di capodanno alle donne tedesche?
Perché quando arrivano non diamo (ai maschi) loro anche delle prostitute gratis così sfogano un po' i loro appetiti sessuali? Non si vive di solo pane!
Io nei centri di accoglienza ci metterei le case chiuse con le prostitute, delle sale per proiettare film porno, le sale giochi per i bambini, dei negozi per vendere i veli per le donne.
O no?

(questo post non si può commentare)

Al mio amico Sileri

  ____________Caro amico ti scrivo (all'amico Sileri)_______ La dedico a te amico Sileri Con quegli occhioni vispi e sinceri Con quel vi...

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