Avrei voluto avere un giardino. Più di ogni altra cosa.
Da piccolo abitavo in campagna e c’era un grande
cortile e poi tanto verde ovvero un giardino, un grande orto ed un grande pollaio. Piante
di ogni genere e di agrumi e di uva fragola.
Quando veniva qualcuno a farci visita, mia madre chiedeva ad uno di noi di andare a vedere se le galline avevano fatto qualche uovo da donare all’ospite.
Ed io felice gliele portavo, che ce n’erano sempre, e lei li avvolgeva a caramella in un fazzoletto di carta di giornale per non farli rompere; spesso dovevo armarmi di una vecchia scopa per difendermi dal gallo feroce che faceva il gallo sulla monnezza.
Quando veniva qualcuno a farci visita, mia madre chiedeva ad uno di noi di andare a vedere se le galline avevano fatto qualche uovo da donare all’ospite.
Ed io felice gliele portavo, che ce n’erano sempre, e lei li avvolgeva a caramella in un fazzoletto di carta di giornale per non farli rompere; spesso dovevo armarmi di una vecchia scopa per difendermi dal gallo feroce che faceva il gallo sulla monnezza.
L’immondizia. Perché noi all’epoca non gettavamo l’immondizia
nei sacchetti, come già facevano tutti, ma la sotterravamo in una fossa vicino
al pollaio per farne concime.
L’umido.
L’umido.
Per tale motivo un giorno mia madre tutta incavolata andò in
comune a chiedere conto del perché fossimo tenuti a pagare la tassa sulla spazzatura
dal momento che la spazzatura la tenevamo per noi. Fu ricevuta dal sindaco di
quel paesino che, con dolcezza, le spiegò che quella tassa andava
comunque pagata perché con quei soldi si contribuiva ad avere le
strade pulite, l’illuminazione etc.
Poi le sere d’estate si cenava all’aperto sotto
ad un pergolato di glicine che sembrava il tunnel del monte Bianco.
Cani e gatti ci facevano compagnia appollaiati come avvoltoi in attesa che si sparecchiasse e che arrivasse loro qualche avanzo.
Per premio potevamo divertirci con la pompa a spruzzare acqua per rinfrescare l’atmosfera.
Cani e gatti ci facevano compagnia appollaiati come avvoltoi in attesa che si sparecchiasse e che arrivasse loro qualche avanzo.
Per premio potevamo divertirci con la pompa a spruzzare acqua per rinfrescare l’atmosfera.
Ricordo che al martedì ed al giovedì c’era quasi sempre la pasta
al sugo e qualche volta con il sugo delle polpette prima fritte e poi nel sugo.
E le foglie di basilico messe sopra all’ultimo momento.
Oggi mi incanto a vedere i gatti in casa che ci onorano della loro
presenza e che danno gioia all’appartamento. Sono felici delle nostre coccole e
del nostro amore ma io penso sempre a come avrebbero potuto esserlo ancora di più in mezzo
al verde. Così anziché tenderci agguati sul divano avremmo potuto farlo tra
filari di pomodori o di granoturco.
Dev’essere bello avere un giardino e la sera accendere le
luci ed avere la fontanella o la vasca con i pesciolini.
A volte mi invitano nei loro giardini, a vedere i loro
gatti, il loro cane scodinzolante, il loro forno a legna e l’irrigazione
automatica ed il torchio per il vino e e e e e e e e …..
Ma è tutta roba loro, non mia.
Vorrei avere i piedi sporchi di terreno e poterli lavare prima di cena nella bacinella con la pompa appoggiata tra i manici mentre si riempie di acqua fresca.
Vorrei avere i piedi sporchi di terreno e poterli lavare prima di cena nella bacinella con la pompa appoggiata tra i manici mentre si riempie di acqua fresca.