Qualsiasi passeggiata interiore alla ricerca di ste stessi e/o
dell'illuminazione presuppone che si sappiano fermare i pensieri.
Perché? Perché per provare questa estasi bisogna fare il vuoto mentale!
L’estasi è la conseguenza stessa del vuoto mentale.
L’estasi è il vuoto stesso.
Che succede? Cosa si prova?
L’estasi è la conseguenza stessa del vuoto mentale.
L’estasi è il vuoto stesso.
Che succede? Cosa si prova?
E’ come avere 27 litri di endorfine che girano nel
cervello (un po' come essersi fatti un migliaio di spinelli ma senza droghe e
senza alterare il proprio stato di coscienza e senza effetti collaterali).
Un po' come quando ti dicono che hai fatto 6 al superenalotto
o che diventerai più ricco di Bill Gates.
Ora la notizia cattiva è che non è possibile fermare i
pensieri.
I pensieri non si fermano con un altro pensiero.
Immagina il cielo e le nuvole.
I pensieri sono come le nuvole che vanno e vengono e si rincorrono
e poi spariscono e poi ritornano.
Noi ci identifichiamo con i nostri pensieri. Ma noi non
siamo i nostri pensieri.
Noi siamo il cielo. Noi non siamo le nuvole noi non siamo i
pensieri. Noi siamo il cielo.
E quindi?
Per fermare i pensieri bisogna usare degli stratagemmi poiché, ripeto, non è possibile fermare i pensieri.
Persino mentre dormiamo i pensieri continuano a fluire nel cervello.
Non hai digerito i peperoni? Durante la notte sognerai l’inferno.
Sei di religione islamica? Allora sognerai 72 donne vergini che aspettano solo te.
Non hai digerito i peperoni? Durante la notte sognerai l’inferno.
Sei di religione islamica? Allora sognerai 72 donne vergini che aspettano solo te.
Tu non sei i tuoi pensieri. I pensieri sono degli estranei.
I pensieri non fanno parte di te.
I pensieri sono indipendenti da te. Tu pensi che siano tuoi.
Ma loro non ti appartengono.
Tu sei il padrone e loro solo dei visitatori.
Tu sei il padrone e loro solo dei visitatori.
Bisogna ricorrere a degli stratagemmi.
Il primo degli stratagemmi è imparare a riconoscere la loro
estraneità.
Come? Osservandoli!
Il semplice osservare i pensieri ed il loro fluire nella tua
testolina prima o poi creerà degli “stati d’animo” via via sempre più belli e
piacevoli.
Osservare i pensieri che vanno e vengono è la prima cosa da
fare.
In verità basterebbe già questo per condurre l’umanoide alla
consapevolezza, al distacco, all’illuminazione.
Ma, data la complessità e l’inquinamento del cervello, servirà un po’ di tempo e qualche altro piccolo espediente.
Ma, data la complessità e l’inquinamento del cervello, servirà un po’ di tempo e qualche altro piccolo espediente.
Osserva i tuoi pensieri come se tu fossi un semplice spettatore.
Come se ci fosse un altro te che osserva. Il grosso è tutto
qui.
Se riesci a diventare uno spettatore, un testimone …. è quasi
fatta!
Nessun commento:
Posta un commento