1 maggio 2018 festa del lavoro
Solito rito tribale. Uno scambio di perline colorate per qualche noce di cocco.
La religione, la destra e la sinistra, la scuola, il matrimonio,
la famiglia, i figli, la casa e … dulcis in fundo il lavoro.
Tutto è finalizzato
(educazione, formazione, politica, tifo per la squadra di calcio etc.) a prepararti
al lavoro.
La religione ti rende ubbidiente e speranzoso.
La politica e la scuola ti insegnano il giusto mix tra rispetto
ed offesa delle regole.
Il matrimonio, la famiglia ed i figli sono infine la palla
al piede che ti impedirà di scappare da qualsiasi parte.
Il lavoro, suggellando tutte queste catene, costituisce la propria gabbia dorata.
Il lavoro ti rende felice, soddisfatto, realizzato. La notte
dormi più tranquillo.
Ti senti parte del tutto. Non sei più una pecorella smarrita ma hai anche tu il
tuo buon pastore.
Cercherai ogni giorno le carezze del tuo pastore, saltellerai “libero” sui
prati per brucare l’erba e farti mungere il latte.
Poi un giorno sarà il pastore a cercarti per condurti, inevitabilmente, al
macello.
Non coloriamo le nostre catene. Spezziamole!
RispondiEliminaCiao Giovanni
ah ah ah certo che si
EliminaInvece quelli continuano a passare antiruggine e vernice sulle proprie catene!
Cosa vuoi fare da grande (che lavoro) bel bambino??????
E ci fanno anche il concerto!!!!!
La sindrome di Stoccolma è quella che guida l'umanità: ci si innamora sempre del proprio aguzzino!
Sono quasi le 15. Piazzo su IAR tv3 ed aspetto "Leonardo" il TG della "scienza". Appaiono due racchietti seccardini, la femminuccia in pantaloni, stomaco scoperto su orrenda maglietta a strisce orizzontali con tutti i colori dell'arcogayleno meno l'arancio più il rosa con la scritta "Yesterday" in nero. Il maschietto, troppo ricciuto, figlio di chi?, in camicetta bordeau amaranto. Non, non in gonna, anche lui in pantaloni. Sotto il palco in Rosso Antico Comunista, insegne romboidi caleoidoscopiamente allucinevoli. Prima di cominciare con i suoni e con i canti che hanno rotto i "Cabbasisi" a Tutti Quanti, ci melodiano la Verità per blandire il Nostro Malcontento. solita tecnica dei servi massmediari scribacchini, nani e ballerini, pifferi di Shylock, irridendo Noi ancora fisicamente Vivi, come il Pazzarella e la Camuffo e...soci sindaleckisti hanno sbeffeggiato i Morti di Lavoro sul Lavoro. Il gregge-branco sottostante mareggia, dopato. Ho “tolto” l'audio per non offendere il Mio Cervello e per godermi il silenzio dello "stolto”. I due "sicari" avevano freddo, hanno indossato, prima lui, poi lei, delle giacchette blu liberista, dovutamente unisex. Reset
RispondiEliminaciao anonimo. Hai fatto bene a togliere l'audio. Descrivi perfettamente l'umana follia. Cercarsi il lavoro? Assicurarsi la sicurezza sul lavoro? Reclamare i propri diritti? E' come fare l'applauso al boia che ti taglia la testa! Come affila la lama lui ..... che professionalitàààà
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