sottotitolo: Penne all'arrabbiato
Non ho scelto io di venire al mondo!
Non ne sono in alcun modo responsabile.
Sono stato espulso dal ventre materno nella discarica della vita.
Avrei potuto nascere qualsiasi cosa … un’ape, un leone, una pietra o uno squalo.
O, meglio, non nascere affatto!
Ma la libertà di scegliere non è consentita!
Non conosco il “fine” dell’esistenza.
E sono anche stanco di fare la comparsa in un’opera teatrale di cui non conosco l’autore ed il regista, mettendo e togliendo maschere per ogni occasione.
E passare il resto della vita a ringraziare i genitori per il “dono” ricevuto dimostrando anche di saperlo meritare.
Insomma una noiosissima esistenza trascorsa a combattere ogni giorno con questi stupidi umani replicanti che amano sbranarsi felici come gladiatori nell’arena per il sollazzo del tiranno di turno.
Costretto in ogni istante ad eseguire il quadruplo salto mortale con avvitamento lanciato da un’astronave in volo con l’obbligo di ripetere, parola per parola, il discorso agli italiani di Napolitano prima di schiantarti a terra sulla linea dell'equatore.
Se poi ti salvi c'è sempre qualcuna (che evidentemente, al contrario di me, ci tiene a campare a lungo) pronta a propinarti un bel brodino vegetale leggero leggero, un'insalatina mista già pronta da supermercato con aggiunta manuale di carotine à la julienne e, colpo di grazia, un po’ di insignificante e dolciastro mais in scatola per dare un tocco di giallo.
Allora, dopo una bella mandata a fanculooooooooooo generale, io, calmo calmo, bello bello, procedo così.
Faccio sciogliere in una padella antiaderente - senz’olio - piano piano - i cubetti di pancetta dolce; poi, quand’è bella croccante, aggiungo la cipollina grattugiata, un poco di olio evo e mezzo peperoncino.
A cipolla imbiondita aggiungo il sugo e faccio cuocere fino a quando è bello tirato. Metto da parte un po’ di sugo.
Scolo le pennette lisce quasi crude e le faccio saltare in padella aggiungendo pecorino grattugiato a fuoco spento. Impiatto, metto sopra il restante sugo che avevo messo da parte ed aggiungo altro pecorino.
Un bel bicchiere di rosso che non vi dico quale così schiattate.
Prima di mangiare faccio la mia preghierina che consiste nel ripromettermi di andare a smaltire il tutto con una bella corsetta.
Bella l'introduzione: la vita è uno scherzo del cazzo, ma questa non è una ragione per permettere ad altri di farcela vivere col culo! Se hanno cacca nel cervello, se la tengano per loro!
RispondiEliminaE grazie della ricetta... :D
Buona domenica!
Wow.. che bell'introduzione per una ricetta!Facessero tutti così probabilmente guarderei quelle noiosissime trasmissioni di cucina!
RispondiEliminaOk... ora gustati quel piatto favoloso e lascia agli altri il loro brodino.. dopotutto.. chissenefrega!
Buona domenica!
Sara
Sono troppo in linea con i tuoi pensieri, quindi mi limito ad optare per un'altra ricetta...
RispondiEliminaMi sono tuffato in dei scialatielli con sughetto di gamberetti, calamari, moscardelli, gallinella, rana pescatrice, tutti a cottura differente per poi esser ricongiunti in una soave poesia...ci siamo arricreati....;-)
una ricettina così dà senso alla vita :)
RispondiEliminaMitiche queste penne all'arrabbiato! Speriamo che, gustandole, un pò di arrabbiatura ti sia passata! A giudicare dalla forte inclinazione per la cucina che traspare dalla tua ricetta, penso proprio di sì...
RispondiEliminaCiao Silvana
RispondiEliminagrazie di essere passata
l'arrabbiatura è un pò amplificata dal fatto che odio lavorare ma ... è anche, ormai, diventata un pò un mio intercalare.
Si indubbiamente mi è passata ...
Spesso mi prendo per la gola ... da solo.
A presto.
Gianni non sapevo mi avessi "consegnato" una proposta di premio....ringrazio vivamente, anche se dovrò interrrompere la catena delle assegnazioni per i numerosi premi ricevuti in questo senso. Però devo sdebitarmi in qualche modo...:-D
RispondiEliminaE comunque - che ne sai... - magari sei *già* nato pietra, ape, leone e ti sei rotto le balle. Se poi non nascevi affatto, quelle pennette lì non potevi nemmeno immaginartele. E secondo me sarebbe stato un peccato.
RispondiEliminaInsomma, l'importante è occuparsi di culinaria, a patto di tenerlo al riparo da certe pericolose correnti d'aria...
Se poi hai bisogno di un astronave per i salti mortale, posso metterti a disposizione la mia.
D'accordissimo con te su tutto!
RispondiElimina...oggi le cucino anch'io!
.....scusami posso chiederti se fai il pizzaiolo?
RispondiEliminaho letto il tuo scritto sulla pizza e immagino che sarai inorridito al mio post sulla pizza fatta in casa!!! ^_^'
Ottima ricetta alla diavola direi...:))
RispondiEliminaDai su...un buon vino?che ne pensi?rosso?
Un caro saluto Gianni...:)
Ciao Giusy
RispondiEliminahai veramente fatto "le penne all'arrabbiato"?
Ah Ah, mi fa proprio piacere!
Come abbinamento un buon rosso.
Un Brunello di Montalcino, as esempio.
Non faccio il pizzaiolo ma, purtroppo, mi occupo di informatica.
Amo la pizza in maniera smodata.
Conto, appena avrò tempo, di completare la "pagina in costruzione" sulle pizze.
Ho visto la tua pizza e non ne sono rimasto affatto inorridito. Tutt'altro!
Sei proprio bravissima. Per tutto quello che fai.
Inoltre per il solo fatto di non aver usato 25 gr. di lievito meriteresti già un premio speciale.
Ne riparleremo presto.
Ciao.
Emmm...buon giorno.
RispondiEliminaGianni...:)
Siamo nel tuo blog 2 Giusy...non siamo la stessa persona...hihihiii!
Hai fatto confusione?o semplicemente col nome Giusy hai preso due piccioni con una fava?
Ti auguro una dolcissima domenica.:)
Grazie Giusy
RispondiEliminaChe dolce maniera di farmi notare la mia confusione!
Hai proprio ragione.
Sto recitando l'atto di dolore.
Mi perdoni?
Spero di sì.
Buona domenica anche a te.
A presto.
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RispondiEliminaBuona sera...finito di dire il rosario?hihihiii!
RispondiEliminaEddai...certo che ti perdono...ma ad una condizione.
Ceniamo insieme con penne alla diavola?e il vino santo lo porto io!hihihihii....
Scherzo!sono burlona scusami.
Ti auguro di cuore una dolce serata Gianni:)
Ciao Giusy
RispondiEliminaMagari potessimo cenare veramente insieme!
Faresti felice un uomo e leniresti alla grande la sconforto che già mi assale e mi sconvolge per il lunedì che è alle porte.
Mi piacerebbe proprio marinare l'ufficio domani (sempre per me ma io sono particolare).
Questa comunicazione "virtuale" attraverso i blog avrà anche i suoi vantaggi ma preclude quei magnifici incontri ravvicinari del 3° tipo.
Infatto sto scrivendo in pigiama e, forse, ancge tu indossando qualcosa di comodo e le pantofole di rito ed ascoltando buona musica etc. Ma il gusto di mangiare insieme seduti allo stesso tavolo?
Allora, facciamo così!
Dal momento che sembra tu mi abbia perdonato per la gaffe di cui sopra vado ad aprire una bottiglia di brachetto e brinderò con te.
Virtualmente. Ma la bottiglia la apro sul serio.
Allora cin cin! e ... buonanotte.
Ciao Giusy