mercoledì 12 gennaio 2011

5 CASSA INTEGRAZIONE

Giancarlo è mio amico dalle elementari: 46 anni, giovanile, palestrato, alto, mediterraneo, brillante … insomma tipo animatore Alpitour dalla battuta pronta e simpatica.  Laureato, colto, magnetico, solare, sciupafemmine.

L’ultima uscita fu in pizzeria con mogli e figli. Ridemmo per le storielle sentimentali di comuni amici e commentammo le vicende della nostra squadra del cuore (il Napoli) convenendo sul fatto che questo era l’anno buono per lo scudetto; nel frattempo le nostre signore si accordavano per tentare di andare finalmente in vacanza insieme in Sardegna.

Ho rivisto Giancarlo ieri sera, abbiamo preso un aperitivo e chiacchierato un po’.
Era triste e sconsolato: non sta prendendo più la cassa integrazione e non sa come andrà a finire con l’azienda presso cui lavorava.
Anzi lo sa: l’azienda ha chiuso e non c’è nessun compratore all’orizzonte.
La famiglia gli paga il mutuo della casa, gli amici tutti gli stanno vicino ma ... nei suoi occhi si legge l’odio, la rabbia, la frustrazione.
Lavora ogni tanto in una ditta di pulizie e, bravo com’è a far tutto, fa vari lavoretti per alcuni condomìni.
Era irriconoscibile, distratto, confuso.
                                                                           
Ho sofferto a vederlo con le lacrime agli occhi che faceva di tutto per trattenere. Le sue bambine, la moglie, la chitarra, il pc, il volontariato … nulla riusciva a farlo riprendere.
 “Non ho più voglia di fare niente … se avessi il coraggio mi ammazzerei !!!!”.
“Ma che cazzo dici, scemo, è solo un periodaccio … qualcosa uscirà, vedrai!!!”
Poi un rapido saluto …” vabbé è tardi torno a casa …ciao”.
Non mi sono neanche girato. L’ho visto allontanarsi in fretta riflesso nella vetrina del salumiere piena di ogni ben di Dio.
..... ritornava una rondine al tetto ......







5 commenti:

  1. Umanamente mi spiace per il tuo amico. Non deve essere facile perdere un posto che ti garantisce di vivere e fare le cose che devi. Una veramente diventa irriconoscibile, e magari coi tempi che corrono che un lavoro non lo trovi mai, non arrivi mai a conoscere la migliore parte di te, visto che sei investito dalla frustrazione.

    P.S.: ottima foto nel profilo amo tantissimo la pizza...so anche farla abbastanza bene....be certo non come i maestri :) saluti.

    RispondiElimina
  2. Ciao Davide
    guarda caso sono anch'io un amante della pizza ed in particolare di quella napoletana (quella in foto). A breve aprirò una sezione del blog dedicata alla pizza. Ci sarà da divertirsi.
    Ciao. Grazie di essere passato. A presto.

    RispondiElimina
  3. Gioia,
    io sono vedova inconsolabile ma intenzionata a rifarmi una vita.
    Se il tuo amico Giancarlo è davvero palestrato, alto giovanile mediterraneo e brillante potresti presentarmelo.
    L'importante che prima però si trovi un bel lavoro con uno stipendio alto giacchè a me piace fare la bella vita.

    Discintamente Vostra,
    Nonna Lola

    RispondiElimina
  4. Carissima Nonna Lola
    il mio amico Giancarlo è veramente un ragazzo prestante ma, in questo momento, sta cercando chi gli presta qualcosa.
    Sono certo che a lui, in questo momento particolare, farebbe tanto bene fare un pò di bella vita come piace a te.
    E poi meglio con te che con una di quelle z......e di Arcore che vogliono tanti e tanti soldi. Ciao.

    p.s. ti ho lasciato le mele cotte in portineria.

    RispondiElimina
  5. Mi spiace per il tuo amico.. so cosa vuol dire perdere tutto e aver voglia di morire...
    ma tutto passa, ci si rimbocca le maniche e si affronta la vita! Dopo tanto pane e miseria.. il tempo delle lasagne, arriva per tutti!
    parlo per esperienza personale!

    Dagli una pacca sulla spalla per me!
    Ciao!

    RispondiElimina

Al mio amico Sileri

  ____________Caro amico ti scrivo (all'amico Sileri)_______ La dedico a te amico Sileri Con quegli occhioni vispi e sinceri Con quel vi...

Drink!