Il dirigente, di norma, non capisce un cazzo.
“
Essere tonto” è il requisito essenziale per fare
il dirigente, come la sega per il falegname, la zappa per lo zappatore. Anche se ….
“
o zappatore nun sa scorda a mamma!”
Un dirigente, in genere, non sa neanche dirigere il traffico di tre trattori in Trentino durante la trebbiatura.
Il dirigente è un leccaculo che lecca sempre il culo del Direttore Generale.
L’altra volta un dirigente andò dal dottore a farsi visitare e quello gli disse “cacci la lingua e faccia aaaaaaaaaaa”. Dopo un attimo il dottore “Cazzo ma lei è un dirigente!” E lui “Si ma come ha fatto, ci conosciamo?”
Un dirigente per fare il dirigente deve sapere afferrare i moscerini al volo mentre parla e deve sapersi aggiustare la cravatta durante una riunione specchiandosi nell’armadietto di fronte.
Un dirigente deve avere una bella scrivania con il tagliacarte, il portapenne ed il pc spento perché non sa usare bene excel.
Un dirigente deve saper curare la pianta mangiafumo regalata dai collaboratori facendola innaffiare regolarmente dalla signora delle pulizie che quando entra dice “posso dottore?” e lui dice “venga signora, prego”.
Il dirigente non perde mai la calma.
Se tu gli dici “sei uno stronzo” lui non reagisce subito perché così gli hanno insegnato al corso per dirigenti di due settimane nell’agriturismo “L’inchino” in Toscana.
Il dirigente ha sempre paura di perdere la poltrona. Perché se la perde, poi, non può più venire in ufficio con il SUV (un fetentissimo RAV4 di merda come lui) e parcheggiare nell’apposito parcheggio gratuito per dirigenti.
Il dirigente fa la riunione di lavoro 5 minuti prima della pausa pranzo per capire se c’è qualcuno che vuole andare a pranzo con lui e, purtroppo, c’è sempre qualche schiavo che accetta, schiavo dei bisogni di gratificazione che a loro piace chiamare passioni ideali quando in fondo tutto quel che cercano, da veri mendicanti, è un applauso, una lode, una carezza.
Tra questi schiavi spicca sempre la solita stronzetta che accetta di andare a pranzo con il dirigente nella speranza di portarselo prima o poi a letto per poi raccontarlo alle altre e farle schiattare di invidia.
Il dirigente ha il telefono con il display grande e tanti bottoni che non sa a che servono però vede il numero di chi chiama e decide al momento se rispondere o meno.
L’ultima volta mentre era in corso una riunione con tanto di zizzania tra collaboratori assertivi e propositivi che si sputavano in faccia l’un l’altro mentre lui rideva compiaciuto, il telefono squillò a lungo.
Con il sorrisetto di chi la sa lunga disse “questo è quello stronzo del direttore dell’ufficio Contabilità, ma io non gli rispondo questa volta lo faccio schiattare a quell’imbecille di merda”.
Dopo un minuto bussano alla porta ed è il direttore dell’ufficio Contabilità “ma allora ci sei? Ti sto chiamando da mezz’ora e non mi rispondi!”. “Si hai ragione carissimo, ma ero in riunione”. “In riunione? Ah scusa, allora torno dopo”. "Ma no cosa dici, caro, accomodati pure!”.
“Ok allora voi andate pure. Ci vediamo nel pomeriggio, va bene?”
“Mi raccomando, voglio vedervi tutti, d’accordo?”