tag:blogger.com,1999:blog-5960527181099610649.post809649491985504243..comments2023-09-15T17:33:08.436+02:00Comments on Incatenati dalla schiavitù del lavoro: IL LAVORO NON E’ UN DIRITTOGianni P.http://www.blogger.com/profile/07236363702285620232noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-5960527181099610649.post-34770766794669674062011-01-26T18:13:05.684+01:002011-01-26T18:13:05.684+01:00p.s.
APPELLO STANDARD (scusate la ripetitività: i...p.s.<br /><br />APPELLO STANDARD (scusate la ripetitività: in questi giorni lo troverete un po’ dovunque. E soprattutto: niente di personale, ovvio. E’ uno sfogo, ma molto molto sorridente! :D)<br /><br />mi sono schierato a fianco di robydick nella sua giusta battaglia contro la VERIFICA PAROLE. Quanto avrà rotto 'sta cosa? Io l'ho tolta e non ho mai avuto problemi, pur avendo in certi giorni centinaia di visite e decine di commenti. Vi prego, o tutti voi che leggete questo messaggio, basta far sprecare minuti di vita agli amici con questa inutile, superflua formalità burocratica!!! Passate parola contro la verifica parole!!!! Io che per passione visito ogni giorno tanti blog e lascio tanti commenti, alla fine avrò accumulato MESI di vita a obbedire come un cretino a “digita Qkworkazzpftkqrammpfgf”, per non parlare di quei blog in cui la parola ha caratteri difficili da decifrare, al punto che la sbagli e ti senti scemo, per non parlare di quando, come in questo mio esempio, sono parole lunghissime, per non parlare di quando cambiano nel preciso istante in cui le digiti, e quindi poi le devi ri-digitare. Amici, se mi volete bene, toglietela da voi, e passate parola! Bastaaaaaaaa!!<br /><br />Vedasi anche il post di ieri di Alberto Cane, coi rimandi a quello dell’altroieri di robydick.Zio Scribahttps://www.blogger.com/profile/15216177360258416630noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5960527181099610649.post-27992611068698542322011-01-26T18:11:18.241+01:002011-01-26T18:11:18.241+01:00Parole sante, le tue. Di figli come pezzi di ricam...Parole sante, le tue. Di figli come pezzi di ricambio del sistema (e nuovi schiavi fottuti in partenza, aggiungo io) ha parlato anche Martin Heidegger (che non amo particolarmente, ma a volte era di una lucidità e di un'intelligenza fulminante). La prima vera rivoluzione sarebbe smettere di essere obbedienti proletari invaginatori, e lasciare che siano i marcioni come marchionnE a fare figli da incatenare alle catene di montaggio.<br /><br />Colpisce anche la facilità di condizionamento dei somari. I più affidabili, i caporali, i capo-schiavi e capo-somari (proprio come gli "Affidabili" di certe prigioni che diventano a loro volta simili alle guardie, come nel film Brubaker) ogni volta che aprono bocca esaltano la filosofia della sottomissione al padrone e al mito del Lavoro con la L maiuscola, il vivere per lavorare. <br /><br />Quante volte sentiamo questi stronzi discorsi di critica ai giovani (tipo quel pezzo di merda che li chiamava Bamboccioni), secondo cui i giovani non hanno voglia di lavorare, che mettono i giovani alla berlina solo perché magari nei colloqui osano fare domande sullo stipendio o, peggio ancora, sulle FERIE, invece di tirar fuori la lingua per leccare il culo, inginocchiarsi e dire: OK prenditi il mio corpo e la mia anima 24 ore su 24, 365 giorni su 365...<br /><br />Ecco perché io ho sì simpatia, ma non riesco ad avere empatia totale, per queste masse che adesso si svegliano e fanno casino per il lavoro e per il pane: perché nel 99% dei casi sono comunque dei conformisti, degli sciocchi e degli schiavi volontari, delle pecore nonpensanti, che finché possono sgobbare a vita per comprarsi pane, macchina, figa e tv sono tutti contenti!<br /><br />Un altro controverso ma non stupido pensatore, Ernst Junger, diceva: "La schiavitù conoscerà un grande sviluppo, se le si darà l'apparenza della libertà"!Zio Scribahttps://www.blogger.com/profile/15216177360258416630noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5960527181099610649.post-5104279119348003902011-01-25T21:53:54.077+01:002011-01-25T21:53:54.077+01:00Bravo Mark
L'uomo, siccome teme l'ignoto, ...Bravo Mark<br />L'uomo, siccome teme l'ignoto, non pratica il noto. Che vor di?<br />E' come se, per paura che ti cada un vaso in testa mentre passi e spassi sotto a sto' balcone, decidi di non uscire più di casa. <br />Ti rinchiudi in casa per paura di morire. <br />E' un uomo sereno costui? <br />Lo stato di necessità poi, a volte l'indigenza, costringono l'essere umano a pensare ad altro.<br />Il pensiero esiste solo a stomaco pieno!<br />Chi ha fame ha ben altro a cui pensare.<br />Ciao MarkGianni P.https://www.blogger.com/profile/07236363702285620232noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5960527181099610649.post-84990158886133303892011-01-25T21:29:19.182+01:002011-01-25T21:29:19.182+01:00Quello che ogni uomo teme è l'ignoto. Quando q...Quello che ogni uomo teme è l'ignoto. Quando questo scenario si presenta si rinuncia volentieri ai propri diritti in cambio della garanzia del proprio benessere assicurata dal Governo Mondiale (Henry Kissinger, Evian, Francia, 1991).<br />Questa frase la cito spesso, mi incuriosisce...sapere che sono amici di famiglia Agnelli , mi fa espandere il discorso e genera un rantolo senza fine.<br />Schiavi felici e contentimarkhttps://www.blogger.com/profile/02608209579104208196noreply@blogger.com